OPERA SUL MOTORE PRINCIPALE ED AUSILIARIO E SUI SISTEMI DI CONTROLLO ASSOCIATI: 3_12_2 Preparazione, funzionamento e individuazione delle avarie e le misure necessarie per prevenire danni alla caldaia a vapore e sistemi associati

 

La prima manovra da fare sul pannello di controllo occorre dare tensione al quadro (Main switch). Nel nostro caso avremo l’accensione della spia verde di alimentazione (Supply), la spia rossa lampeggiante del «basso livello acqua in caldaia» (Low alarm level) e noi dobbiamo premere il pulsante rosso per confermare l’allarme (Alarm confirmation). Per togliere l’allarme ed il blocco per l’accensione dobbiamo preparare la pompa dell’acqua e la linea per dare tale ripristino. 

Apriamo le valvole di aspirazione e mandata della cassa dell’acqua distillata per mantenere il livello nel pozzo caldo (siamo su una motonave). Prepariamo la pompa n° 2 di alimento caldaia, apriamo anche qui le valvole di aspirazione e mandata. Apriamo la valvola di entrata acqua in caldaia e mettiamo in servizio l’indicatore di livello. Le valvole di presa (in alto sulla caldaia a sinistra) devono restare aperte, anche la valvola centrale di sfogo aria deve essere aperta (nell’animazione è chiusa).
Mettiamo in moto la pompa n° 2 di alimento caldaia e facciamo riempire la caldaia. L’acqua riempirà la caldaia e quando arriverà al primo dei tre galleggianti (a sinistra nell’animazione) il blocco per l’accensione sarà ripristinato e la caldaia è pronta per essere accesa. Durante il riempimento da notare la pompa della cassa del distillato che tiene costante il livello al pozzo caldo. Durante il riempimento apriamo anche la valvola del combustibile al bruciatore (in rosso).
Il livello dell’acqua in caldaia deve essere appena visibile nel livello e la temperatura dell’acqua prelevata dal pozzo caldo (Hot-Well) deve essere circa 80 - 85°C. Porre attenzione al livello e verificare che non vi siano perdite dalle tenute sia dei cristalli che dei rubinetti acqua/vapore e spurghi.
Assicurarsi che l’aria comburente per il bruciatore pilota (Pilot Burner) sia disponibile dal soffiatore (Blower) o dall’aria compressa del locale a.m. In alcuni impianti al posto dell’aria viene utilizzato vapore proveniente dalla caldaia stessa (vapore di atomizzazione).

Controllare che tutte le valvole del combustibile sulla linea del bruciatore pilota (Pilot Burner) e principale (Main Burner) siano aperte.
Mettere in moto la pompa del combustibile (Fuel Supply Pump) e tenerla in posizione AUTO, controllare che la pressione e la temperatura del combustibile sia nei valori stabiliti per l’accensione. Inizialmente però la caldaia andrebbe accesa SOLO con combustibile leggero (MDO). Il tipo di caldaia che seguiamo nell’animazione ha un solo combustibile, quello leggero.           
Mettere in moto il ventilatore e attendere 3 minuti per il lavaggio completo della camera di combustione (fase di purging). Prima di accendere il bruciatore assicurarsi dalla specula del forno che l’iniettore non goccioli sulla platea e che esternamente lungo la tubazione non vi siano perdite. 
Finito il lavaggio premere il pulsante di accensione bruciatore pilota (Pilot burner), si aprirà l’elettrovalvola sul rispettivo bruciatore per permettere il passaggio del gasolio al bruciatore pilota (Pilot Burner). 
Finita la fase di lavaggio, la portata aria comburente verrà ridotta al minimo tramite la chiusura della serranda del ventilatore (Blower) e solo quando tale portata sarà al minimo verrà alimentata l’elettrovalvola del combustibile leggero (MDO) del bruciatore pilota (Pilot Burner) che provvederà a spruzzare gasolio nella camera di combustione. Dopo un periodo di tempo impostato, si attiveranno gli elettrodi (electrodes) del bruciatore pilota generando un arco voltaico (scintilla). Con la presenza di combustibile ed aria comburente si genera una fiamma nella camera di combustione della caldaia. 
Sul gruppo del bruciatore è presente una fotocellula (sensore di fiamma) che serve ad identificare la presenza della fiamma quando il bruciatore è acceso ed emette un segnale inviandolo al pannello di controllo. Se la fotocellula non rileva nessuna fiamma emetterà un segnale di «mancanza fiamma» e invierà un segnale di allarme sul pannello di controllo. 
Se la fotocellula rileva la fiamma, verrà avviata l’accensione del bruciatore principale (Main Burner): si aprirà l’elettrovalvola sulla linea del combustibile del bruciatore principale (Main Burner) in modo che si accenda grazie alla presenza della fiamma pilota. Trascorso un periodo di tempo impostato, se la fotocellula continua a vedere la fiamma si chiuderà l’elettrovalvola del combustibile al bruciatore pilota (Pilot Burner).
Con ventilatore aria e pompa nafta in moto il bruciatore principale si accenderà spegnendo il bruciatore pilota.
Quando la produzione vapore sarà continua, configuriamo il master ( pressostato) in modo da stabilire la pressione da mantenere. La valvola di sfogo aria verrà chiusa ed aperta la presa vapore alle utenze.
Su impianti a vapore il nemico numero uno è il sale, quindi occorre fare molta attenzione sia nell’impianto di generazione acqua distillata sia negli scambiatori di calore: una leggera perdita può causare il totale inquinamento dell’impianto e se non viene intercettata per tempo comporta la fermata dell’impianto a vapore, la perdita di tutto il quantitativo di acqua in servizio, consumo di altra acqua per il lavaggio ed il reintegro del tutto con una nuova carica di acqua distillata. Molte volte capita di lasciare il circuito inquinato riparando eventuale perdita da inquinamento e lasciando che il tutto si ripristini miscelando l’acqua inquinando con i vari supplementi che vengono fatti in automatico al pozzo caldo. Anche in questo caso dipende dal tipo di caldaia, su una nave con impianto a vapore è D’OBBLIGO fermare tutto, ripristinare il normale funzionamento e procedere con la messa in servizio del macchinario. Un lavaggio non eseguito in una caldaia colpita da acqua inquinata comporterebbe danni enormi alla caldaia stessa.
La figura e l’animazione rappresentano un moderno bruciatore per gasolio. La portata di combustibile è regolata sostituendo la piastrina e variando la pressione di mandata della nafta. Questi tipi di polverizzatori sono di facile esercizio, ma più adatti a impianti piccoli e medi, richiedono frequenti sostituzioni e pulizie e non si prestano bene alla regolazione automatica. 



Nell’animazione il funzionamento di un soffiatore rotativo fisso, è visibile la lunghezza del tubo interno alla caldaia (in genere si utilizza nelle caldaie a gas di scarico e/o economizzatori).
Importante è il drenaggio della linea di vapore di alimento per evitare la corrosione della tubazione da pulire a causa della miscela zolfo contenuto nella fuliggine e condensato contenuto nel vapore (acido solforico).
Nell’animazione un soffiatore di fuliggine del tipo retrattile. Una volta attivato il sistema viene prima aperta la valvola di vapore in testa alla lancia vapore mentre un sistema a cremagliera spinge la lancia nella camera surriscaldato. Quando il soffiatore sarà tutto inserito in camera, un fine corsa avrà il compito di invertire una fase del motore elettrico del sistema a cremagliera per far rientrare in sede la lancia. Solo quando la lancia sarà ritornata in sede la valvola di vapore chiuderà meccanicamente. In caso di bloccaggio della lancia lungo il percorso, chiuderà la valvola motorizzata a monte delle valvole dei soffiatori retrattili.
REGOLAZIONE LIVELLO
Altro difetto delle caldaie specie se a tubi di acqua è il livello che, in condizioni di forte rollio, tende a non stabilizzarsi con continui squilibri di pressione e di temperatura con forti variazioni sul valore di spinta nafta ai bruciatori. Se la caldaia è spenta ed è collegata con quella a gas di scarico è ovvio che non vi sarà nessun problema a quanto elencato prima, ma se la caldaia alimenta un turbogeneratore e quindi accesa, potrebbe dar luogo a qualche allarme. Di norma la regolazione del livello è ottenuta come mostrato nel video, da un LC (Level Control) che altro non che un trasmettitore differenziale di pressione dove legge le due pressioni del duomo e cioè quella del lato acqua e quella del lato vapore. Il differenziale sarà un 4 – 20 mA che piloterà una valvola automatica posta sulla linea di alimento e che provvederà a mantenere un livello costante in caldaia.

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